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Nuovi antipsicotici

Nuovi antipsicotici pharmaceuticalchemistry.altervista.org

NUOVI ANTIPSICOTICI  
Si passa all’idea di un blocco multirecettoriale
Gli SDA sono risperidone e ziprasidone
MARTA (Multi Acting Receptor Target Antipsycotics): clozapina, olanzapina, quetiapina (F che coinvolgono altri recettori) 
antagonisti selettivi D2-D3: amisulpride
agonisti dopaminergici parziali: aripiprazolo (alcuni pazienti beneficiano), F di successo.
NB: la potenza dell’agonista parziale la calcolo trovando la metà della sua risposta massima non calcolando la metà dalla risposta massima del corrispettivo agonista pieno)
L’Agonista parziale da risposta inferiore o perché non ha occupato tutti i recettori o perché il signalling non da risposta massimale. L’agonista parziale può essere utile in terapia perché esso si comporta in modo diverso in base a quanto agonista endogeno c’è. Se l’agonista pieno non c’è almeno lui vicaria un pochino, se c’è un effetto eccessivo dell’agonista pieno il parziale compete con lui facendo da antagonista.
Nel caso della cura per la schizofrenia in sistemi iperfunzionanti fa da antagonista, in sistemi ipofunzionanti invece da una parte dell’effetto massimo (che comunque è meglio che non avere del tutto l’effetto).

Non esiste l’antipsicotico ideale, gli atipici hanno rappresentato un passo avanti, ma non sono F ideali, si continuano a cercare F ideali.
Il profilo degli atipici può essere migliorato, soprattutto gli antagonisti del recettore 5HTC (serotonina) possono dare aumento di peso, allungare il tempo di QT (ripolarizzazione), altri F se si sale con le dosi possono lo stesso causare sintomi extrapiramidali anche se atipici. Ci sono effetti di sedazione per esempio.
Altro problema generale: ci vogliono settimane perché compaiano gli effetti terapeutici, il tempo può anche essere di diverse settimane. La compliance è molto importante ma difficile perché quando stanno meglio i pazienti tendono ad interrompere volontariamente la terapia.
Sono F che devono ripristinare meccanismi che si sono cronicizzati ed è anche per questo che è difficile che la terapia abbia effetto immediato.

Clozapina: problema dell’agranulocitosi  fatale
Risperidone e ziprasidone allungano il QT
Clozapina e olanzapina danno aumento di peso
Risperidone ad alte dosi: iperprolattinemia e effetti extrapiramidali (perché sono molto affini a D2)

Spesso si instaurano prima gli effetti collaterali che quelli terapeutici
Fenomeno della resistenza alla terapia, su circa 20-30% dei pazienti la terapia non ha efficacia.
Scarsa compliance: anche a causa della somministrazione orale, aloperidolo era l’unico con formulazione adatto alla via endovenosa, quindi quando c’era l’attacco psicotico grave  si usava questo F, oggi per anche antipsicotici atipici esistono formulazioni parenterali. Inoltre si è risolto il problema della compliance con formulazioni a lento rilascio (es olanzapina), per es facendo un iniezione una volta al mese.