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Disorientamento visivo

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Una lesione che interessa la costruzione degli sfondi mobile e fisso a livello retinotopico (i due spazi oggettuale e posizionale e i due tempi oggettuale e relazionale) nella regione occipito/parietale, ha come conseguenza la patologia nota con il termine di “Disorientamento visivo” Essa fu spiegata da Holmes (1918).
“Egli descrisse pazienti che non riuscivano a localizzare la posizione o la distanza degli oggetti nello spazio solo per mezzo della vista. Non erano in grado di raggiungere gli oggetti, né di valutare le relative dimensioni di oggetti nel loro campo visivo. Un paziente (Private M.) ad esempio commetteva errori quando gli veniva chiesto quale di due oggetti fosse più vicino a lui e aveva parecchi problemi anche quando i due oggetti erano separati di 10 o 15 cm, a una distanza di mezzo metro da lui. Egli commentava: “ Quando guardo un oggetto mi sembra di andare più in là. Quando cerco di vedere qual è il più vicino sembra che cambino posizione in ogni momento: quello che guardo direttamente sembra scappare via”... I pazienti descritti da Holmes avevano anche difficoltà anche nel fissare i singoli oggetti, i loro occhi non convergevano su un bersaglio ed erano incapaci di seguire visivamente il movimento degli oggetti…” 
Questi pazienti non riescono ad eseguire le più semplici azioni quotidiane quali, per esempio, pranzare. Non riescono a localizzare correttamente il cibo nel piatto. La loro condizione spesso è peggiore di quella dei ciechi.