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Farmaci dell'apparato gastrointestinale

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FARMACI DELL'APPARATO GASTROINTESTINALE

• Farmaci per il controllo della secrezione acida e/o gastroprotezione
• Farmaci per l'eradicazione dell'H. Pilori
• Farmaci per l'emesi
• Farmaci antidiarroici
• Farmaci per il trattamento della costipazione
• Farmaci procinetici

Fisiologia

La secrezione acida gastrica è un complesso e continuo processo in cui multipli fattori sia a livello centrale che periferico concorrono ad uno scopo comune: la secrezione di H+ da parte delle cellule parietali. Fattori neuronali (ach), paracrini(istamina) e endocrini(gastrina) regolano la secrezione gastrica. I loro recettori (M3, H2 e CCK2) sono localizzati a livello della membrana basolaterale e del fondo dello stomaco. Il recettore istaminergico è un GPCR legato alla proteina G s via adenilato Ciclasi- cAMP- PKA. I segnali dall'acetilcolina e della gastrina invece sono integrati da un recettore GPCR legato ad una proteina G q via PLC- IP3- Ca2+ a livello delle cellule parietali. Nelle cellule parietali il cAMP è il calcio attivano la pompa protonica che scambia idrogenioni e potassio a livello della membrana cellulare. Questa pompa genera il marcato gradiente ionico che mantiene il pH intracellulare a circa 7.3 mentre quello dei canalicoli a 0.8.


Le strutture più importanti del SNC che regolano la secrezione acida gastrica sono rappresentate dal nucleo motorio dorsale del nervo vago, dall'ipotalamo e dal nucleo del tratto solitario. Le fibre efferenti che originano dalla corna dorsali raggiungono lo stomaco attraverso l'innervazione da parte del nervo vago e fanno sinapsi con le cellule gangliari del SNE. L'acetilcolina rilasciata dalle cellule postgangliari del nervo vago vanno a stimolare in modo diretto la secrezione gastrica attraverso recettori muscarinici del tipo M3 localizzati a livello della membrana basolaterale delle cellule parietali. Il SNC regola le funzioni gastriche essenzialmente attraverso la modulazione del SNE via ach, stimolando la secrezione gastrica in risposta alla vista, all'odore, alla ingestione o alla anticipazione del cibo. L'acetilcolina inoltre regola indirettamente le cellule parietali andando ad aumentare la secrezione di istamina da parte delle cellule entorocromaffino simili presenti nel fundus dello stomaco e il rilascio di gastrina da parte delle cellule G localizzate a livello dell'antro.
Le cellule entorocromaffino simili che sono la fonte a livello gi di istamina, usualmente si trovano localizzate in prossimità delle cellule parietali. L'istamina agisce come un mediatore paracrino, diffondendo dal sito di rilascio ad una cellula parietale adiacente, dove attiva recettori istaminergici H2.
La gastrina, prodotta dalle cellule G dell'antro, è il più potente induttore della secrezione acida. Vari pathway determinano il rilascio di gastrina ed includono vie regolate a livello centrale, la distensione locale dello stomaco e componenti chimici presenti nel contenuto gastrico. La stimolazione della secrezione gastrica da parte della gastrina è indiretta, avviene grazie alla stimolazione delle cellule entorocromaffino simili e al rilascio di istamina. Nonostante si abbia anche una stimolazione parietale diretta questa assume un ruolo secondario.

La somatostatina, prodotta dalle cellule D dell'antro, inibisce la secrezione acida gastrica. Quando il pH dello stomaco scende al di sotto di 3 viene stimolato il rilascio di somatostatina che a sua volta va ad inibire il rilascio di gastrina tramite un meccanismo a feedback negativo. Le cellule che secernono somatostatina sono in numero ridotto nei pazienti affetti dal helicobacter Pylori e il decremento dell'effetto inibitorio mediato dalla somatostatina contribuisce all'eccesso di produzione di gastrina.
Meccanismi gastroprotettori. L'alta concentrazione di idrogenioni a livello gastrico rende necessaria la presenza di meccanismi protettivi per stomaco ed esofago. La prima difesa per l'esofago è rappresentata dallo sfintere esofageo che previene i reflusso del contenuto gastrico verso l'esofago.
Lo stomaco si protegge da un eventuale danno tramite meccanismi che richiedono un adeguato flusso sanguigno a livello mucosale a causa della grande attività metabolica localizzata nella mucosa e della richiesta di ossigeno della stessa.