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Glucocorticoidi

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Glucocorticoidi.

Nella terapia sostitutiva si utilizzano ormoni steroidei. Nel caso dei glucocorticoidi il loro impiego è vario, si può utilizzare sia nella terapia antineoplastica in alcune forme di linfomi e leucemie, ma principalmente vengono usati a fini antinfiammatori. Riducono le popolazioni immunocompetenti della risposta flogistica. Può quindi avere anche applicazione in patologie in cui c'è linfoproliferazione. Questi farmaci sviluppano la loro azione antinfiammatoria secondo due vie.

Una via è quella dell'attivazione di dimeri di recettori per i glucocorticoidi, questo fa sì che il complesso recettoriale riconosca il DNA, i promotori, e induca la transattivazione di proteine antinfiammatorie con effetti collaterali di natura metabolica. In realtà però a fronte di questo meccanismo che è stato considerato per anni quello più ovvio dei corticosteroidi (desametasone, betametasone, ecc), studiando meglio le azione cellulari di questi farmaci si è scoperto che l'azione antinfiammatoria dipende da un altro meccanismo collaterale. In realtà il ligando interagisce sì con un recettore dei glucocorticoidi, ma questo complesso recluta a sé NFkB e lo rende inattivo. Quindi l'azione preponderante è quella di sequestro dell'NFkB, il master regulator dell'infiammazione. Effetti collaterali: ipersensibilità all'insulina, condizione diabetogena della terapia, accortezza nel sospendere la terapia per dimezzamenti della concentrazione. In realtà l'effetto terapeutico dipende da questo aspetto passivo del complesso ligando-recettore.

La ricerca oggi va in questa direzione. Capire come si può sfruttare il sistema senza agire sulla trascrizione tipica dei glucocorticoidi conservando l'azione su NFkB. Questi sono gli effetti avversi che un nuovo cortisone potrebbe evitare, conservare l'azione su NFkB senza avere effetti trascrizionali, consentirebbe di evitare le modifiche morfologiche del meccanismo (effetti sulla volemia, gobba di bufalo, assottigliamento e distrofia del derma, ecchimosi facili, scarsa cicatrizzazione delle ferite, aumento del grasso addominale, alterazioni nel riassorbimento osseo, cataratte, ipertensione, disforia, ipertensione endocranica benigna, euforia, ecc).