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Il movimento

Il movimento pharmaceuticalchemistry.altervista.org


Affinché si possano percepire oggetti in movimento è necessario che i due sfondi e le due figure si integrino in una percezione unitaria. Il movimento, infatti, comporta la percezione di un oggetto in tempi diversi in luoghi diversi. 
Nella percezione visiva del movimento è dominante il sistema occipito/parietale destro e quindi lo spazio; nella esecuzione volontaria o involontaria dei movimenti è dominante il sistema occipito/parietale sinistro e quindi il tempo.


Consideriamo adesso il movimento del corpo nello spazio. Supponiamo di muovere la mano destra ad occhi chiusi. 
Durante questo gesto si ha una duplice consapevolezza. La prima riguarda la posizione nello spazio della mano. Siamo consapevoli che la mano occupa, durante il movimento posti diversi nello spazio. Ciò dipende dal sistema che costruisce lo “oggetto” mano su uno sfondo fisso (lo spazio). Lo spazio è attivato dal sistema parieto/parietale destro; lo “oggetto” mano è costruito dal sistema parieto/temporale destro.
La seconda consapevolezza riguarda la durata delle contrazioni muscolari che muovono gli arti e i rapporti temporali di queste contrazioni. Siamo consapevoli del tempo che l’arto impiega nel suo movimento.
Ciò dipende dal sistema che costruisce lo “oggetto” mano su uno sfondo mobile (il tempo). Il tempo è attivato dal sistema parieto/parietale sinistro; lo “oggetto” mano è costruito dal sistema parieto/temporale sinistro.
L’integrazione di queste due consapevolezze costituisce la consapevolezza del movimento dell’arto nello spazio.