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Adenilato ciclasi e fosfolipasi C

Adenilato ciclasi e fosfolipasi C pharmaceuticalchemistry.altervista.org

Esso risente dell'azione di subunità alfa di tipo stimolatorio, quindi questa interazione attiva l'adenilato ciclasi, ma anche con subunità di tipo inibitorio, che la disattivano. La subunità beta-gamma rimane ancorata alla membrana mentre la alfa è libera e va ad interagire con l'adenilato ciclasi. La zona di raccordo tra i due attraversamenti transmembrana è quella con attività catalitica. All'interno dei due domini a 6 attraversamenti ci sono anche dei domini regolatori, che modulano l'attività enzimatica.

Non esiste un unico tipo di adenilato ciclasi, ma 3 categorie:

• un primo tipo è quello che viene stimolato dalla alfa.s e inibito dalle alfa.i, risente in senso negativo delle subunità beta-gamma, e sono sensibili anche all'ingresso del calcio all'interno della cellula, il Foskoli impedisce la disattivazione della sua forma attiva, agisce su tutte le adenilato ciclasi;

• un secondo tipo risponde alle alfa di tipo stimolatorio ma è insensibile alle alfa inibitorie, l'azione stimolatoria delle subunità alfa è sostenuta dal dimero beta-gamma (adenilato 2 e 4) sono insensibili alle concentrazioni di calcio

• un terzo gruppo è insensibile all'interazione col complesso beta-gamma, sono sensibili alle alfa stimolatorie e alle alfa inibitorie, sono sensibili alla concentrazione del calcio ma non attraverso il complesso calcio-calmodulina ma attraverso l'attività delle chinasi.

Il risultato è quello di produrre cAMP, l'ATP viene modificata, avviene un rilascio di pirofosfato, per azione di una fosfodiesterasi invece lAMPc diventa AMP semplice che potrà servire per produrre nuovamente ATP. L'AMPc è un secondo messaggero, che a seconda che sia stato stimolato da alfa stimolatorie o inibitorie darà una risposta diversa. Tramite l'attivazione della PKA da parte dell'AMPc si regola la trascrizione genica. Esistono due tossine in particolare che hanno messo in evidenza il rapporto tra le proteine G e l'adenilato ciclasi, e sono la tossina del colera e della pertosse.

Colera: un agente patogeno entra nell'apparato gastroenterico, il batterio qui comincia a rilasciare una tossina, essa ha una subunità che riesce a interagire con i recettori di membrana e riesce a essere internalizzata. Una volta internalizzata porta con sé anche la subunità enzimatica. Le cellule sottoposte all'azione della subunità enzimatica producono contenutamente cAMP...

Pertosse: un agente infettivo entra a contatto con la mucosa respiratoria, anche questa tossina ha due subunità, una che interagisce con i recettori di membrana e l'altra che ha un'attività ribosilasica, questa volta agisce su subunità alfa di tipo inibitorie.

FOSFOLIPASI C-beta.

Ci sono diverse fosfolipasi: beta, gamma e delta, ma quella più importante è la beta. Essa agisce sui fosfoinositidi, la fosfolipasi C idrolizza il legame col glicerolo, quindi il suo obiettivo è liberare l'inositolo-3-fosfato e il diacilglicerolo, producendo quindi due secondi messaggeri. L'inositolo-3-fosfato agisce sulle concentrazioni di calcio, le alfa di tipo q innescano l'azione della fosfolipasi C che produce l'inositolo-3- fosfato e diaciglicerolo.