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Farmaci più recenti per il trattamento delle dislipidemie

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PROBUCOLO
È un potente antiossidante. Viene usato normalmente come farmaco di seconda o terza scelta, ma è il farmaco di elezione per pazienti FH omozigoti in cui l'iper colesterolemia è una condizione
determinata geneticamente.
Si ritiene che questo farmaco sia in grado di interferire con l'ossidazione delle LDL. Una volta che
è avvenuta la trans citosi delle LDL il probucolo interverrebbe nel l'ossidazione, passaggio
fondamentale perché le LDL vengano inglobate dai macrofagi e si deposi la placca
arteriosclerotica.
NIACINA
E stato il primo farmaco ipolipemizzante introdotto nel 1955. È il complesso della vitamina B
idrofilo. Fisiologicamente esplica le sue funzioni quando è convertito da NAD a NADP. È capace di
aumentare le HDL in modo modesto oltre a ridurre le LDL. Effetti collaterali: sono frequenti e
caratterizzati da vasodilatazione associata a prurito al viso ed alle parti superiori del tronco. Il
fenomeno va incontro a diminuzione spontanea.
Questo meccanismo sembra mediato dalle prostaglandine, in quanto la somministrazione di acido
acetilsalicilico allevia la sintomatologia. Altri effetti collaterali importanti sono a carico del fegato,
con aumento delle transamminasi e possibilità di ittero.
IL FARMACI PIÙ RECENTE: L'EZETIMIBE
Il recettore è una proteina detta NPC1L1 localizzata a livello intestinale detta anche niemann-pick
C1 like 1. Viene associato alle statine. Si può associare una statina a basso dosaggio con un
farmaco che ha un meccanismo totalmente diverso. Si aumenta l'efficacia delle statine riducendo
la tossicità muscolare. In futuro ci sarà la possibilità di assumere ezetimibe come unico farmaco
per il trattamento della dislipidemia.
FITOSTEROLI
sono scarsamente assorbiti a livello gi. Inibiscono l'assorbimento di colesterolo, aumentano la
sintesi di colesterolo. Tuttavia l'effetto è alquanto modesto.
FISH OIL (omega 3)
Riduce i livelli di trigliceridi, per avere l'effetto terapeutico è necessaria una dose di 2 g/die ma è
difficile nella dieta occidentale è difficile immaginare un supplemento così elevato di omega 3.
Questi acidi grassi invece sono molto rappresentati nelle diete orientali a base di prodotti ittici.