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Epilessia ed antiepilettici

Epilessia ed antiepilettici pharmaceuticalchemistry.altervista.org

EPILESSIA ED ANTIEPILETTICI
Si parla più propriamente di Epilessie perché non esiste un unica malattia codificabile e ci sono tante cause.
È una malattia frequente.
Crcare diffrenza incidenza e prevalenza!
Incidenza tra 20 e 70 casi/ 100.000
Prevalenza 0.5-2% abitanti.
Il termine significa essere sopraffatti e sorpresi, dal greco.
50 milioni di pazienti al mondo, è la più frequente malattia che riguarda il cervello.

Definizione
Meglio dirla al plurale, ci sono molte malattie che vanno sotto questo nome e che si manifestano come crisi che si ripetono nel tempo , oppure capitano una volta nella vita o frequentemente.
In particolari regioni del cervello ci sono alterazioni di tipo elettrochimico da parte dei neuroni. Queste alterazioni del funzionamento di un gruppo di cellule  sono le responsabili della crisi ma il modo in cui si manifestano può essere molto diverso.
La crisi è dovuta al fatto che in modo improvviso si ha un gruppo di neuroni che scaricano contemporaneamente, l'attività elettrica è improvvisa, sincrona ed esagerata, depolarizzano tutti insieme (jackson).
Focus epilettico: regione in cui si trovano questi neuroni, sono cellule  anomale nella funzionalità. Quando queste scaricano influenzano e fanno scaricare anche altri circuiti, il fenomeno di chiama spreading.
Anche neuroni normalmente funzionanti si trovano ad essere eccitati e quindi l’evento si diffonde.
Durante lo spreading puo essere reclutata una piccola regione vicino al focus epilettico oppure tutto il cervello.
A seconda che sia una piccola zona o sia tutto si parla di crisi epilettica focale o centralizzata.
Cosa è responsabile delle manifestazione clinica dell’epilessia?
Si discriminano le epilessie idiopatiche (o primarie , cioè non è chiara la causa scatenante) e sintomatiche (o secondarie ,la causa è rintracciabile).

EPILESSIE IDIOPATICHE
C’è una condizione genetica predisponente, ne fanno parte le malattie come il grande male e il piccolo male. Qui è difficile curare la patologia perché non si conosce la causa.
EPILESSIE SINTOMATICHE 
Esiste una causa organica e dimostrata della crisi, è possibile tenerle sotto controllo e farle scomparire, perché si possono curare.
Cause su cui si può intervenire: tumori cerebrali (nell’adulto), malformazioni (nelle strutture  cerebrali, qui le crisi si manifestano precocemente ), dopo un trauma cranico (nell‘adulto), quando ci sono importanti malattie infettive del SNC (come meningite)
Altra classificazione utile: epilessie focali o parziali (il focus iniziale si propaga ad un area circostante), epilessie generalizzate (dal focus epilettico, tutto il cervello si trova coinvolto,entrambi gli emisferi). Ci sono epilessie in cui non si distingue il focus epilettico. Ovviamente i sintomi delle due tipologie di epilessia sono diversi.

Lo Stato di male epilettico è una condizione rara che si distingue dalle altre crisi epilettiche, queste generalmente hanno un inizio e una fine. La crisi epilettica dura un tempo variabile ma normalmente si risolvono, la persona si risveglia, bisogna solo stare attenti al fatto che la persona non subisca un danno durante la crisi . Lo stato di male epilettico invece è molto pericoloso perché è una crisi che non si risolve, la crisi dura più di 30 min. In questo caso la vita stessa del paziente è messa a rischio e quindi è necessario intervenire.

Come si manifestano le crisi?
Se le crisi sono focali la manifestazione dipende dall’area del cervello interessata, ogni area da certi tipi di manifestazioni, certe crisi si manifestano con sintomi di tipo motorio, altre sensoriali, altre ancora coinvolgono il sistema nervoso autonomo con sintomi vegetativi.  
Quando l’epilessia è generalizzata c'è perdita di coscienza, la persona può cadere a terra. Tipico del grande male, causato da convulsioni tonico cloniche.
Nelle epilessie generalizzate il modo di manifestarsi può essere diverso.

Nel grande male è tipico il fenomeno dell’aura, fenomeno che dipende da persona a persona,  è una sensazione prodromica che precede la comparsa della crisi. Nell’aura posso per es avere stimolazione lumimose, uditive, sensazioni di tremore, ecc...
Poi c e perdita di coscienza, manifestazioni di fase tonica (aumenta il tono muscolare e il paziente cade a terra, irrigidito nel tono muscolare), clonica (iniziano le contrazioni muscolari, contrazione per es di arti e faccia, può durare pochi minuti, spesso segue uno stato stuporoso, in cui il paziente sembra addormentato), fase di addormentamento (pericolo che si mordano la lingua), a volte capitano anche dei fenomeni di incontinenza e poi c e il risveglio, è presente amnesia di tipo retrogrado.

Il Piccolo male è definito anche assenza; le manifestazioni sono molto diverse dal grande male, di solito compaiono in eta precoce. Pur essendoci perdita di coscienza il bambino non cade perché non perde il tono muscolare. La crisi è di breve durata, dura da pochi secondi al max 2 min. Non c’è  aura, non percepisce che sta accadendo, anche il recupero è immediato. Ci si può accorgere per rotazione del capo o movimenti della lingua.

La Diagnosi, dipende da quale tipo di crisi si manifesta. Per essere certi che sia un attacco epilettico devo valutare l’esame elettroencefalografico; si va a valutare l’attività elettrica cerebrale, conoscendo quella normale si confrontano le onde che sono le responsabili dell'attività motoria nei vari tessuti. Differiscono per ampiezza e frequenza. Ci sono diversi tipi di onde.
Si può riconoscere l’alterazione del tracciato nei diversi tipi di epilessia.
Gli elettrodi si posizionano sulla corteccia frontale, occipitale e temporale.